1) Cento, 35.099 abitanti. Oramai anche i sindaci in varie parti di Italia sono scesi in campo per far
fronte al caro bollette con iniziative locati e con richieste di aiuto al Governo. Voi avete
programmato qualche intervento?


La nostra città ha una dimensione e un’estensione anche geografica che ci mette davanti alle sfide
che altre realtà, più grandi, vivono da tempo. Dinamiche che riguardano soprattutto il sostegno alle
persone, fenomeni sempre più complessi a cui siamo chiamati a fare fronte con strumenti e risorse
crescenti. Sicuramente, il tema del caro bollette e delle difficoltà che le famiglie e le imprese
stanno affrontando sono al centro delle nostre attività, faremo ciò che è possibile per continuare a
stargli vicino, chiedendo al governo che si insedierà manovre che possano agire in maniera
importante e quanto più veloce, per dare respiro alle imprese e ai bilanci delle famiglie.


2) Ci sono fasce a Cento di gente particolarmente indigenti da aiutare?


Come dicevo, la nostra comunità sta cambiando e come ente pubblico, ce ne accorgiamo in
particolare per quanto si tratta degli accessi ai servizi per l’assistenza, l’estrema povertà, la
richiesta di una casa. Questi sono gli ambiti che più hanno avuto un incremento in questi mesi, già
a partire dall’emergenza sanitaria del covid-19. 
Accanto alle persone in estrema povertà ci sono poi quelle che pur lavorando e avendo una casa,
non riescono a coprire gli eccessi costi dovuti al caro energia, all’inflazione: sono queste le
persone che ora rischiano di più, perché non avevano accesso ai servizi del Comune.


5) Pensate di tagliare dei servizi?


Questa è un’opzione che non è considerabile, proprio per quanto detto prima. E’ necessario stare
ancora più vicino alle persone, alle famiglie, ma anche alle imprese che devono portare avanti la
loro attività senza mettere a rischio i posti di lavoro e di conseguenza la stabilità sociale. Per
questo, le soluzioni che metteremo in campo andranno nel senso di una riduzione di quelli che
sono i costi che come amministrazione pubblica siamo costretti a far fronte sia aumentare, e per
quanto possibile, il sostegno al queste fasce. 


4) Alcuni sindaci hanno minacciato le dimissioni mentre altri hanno avanzato proposte concrete
come, ad esempio, chiedere di accedere al Fondo straordinario del Governo o addirittura avere
l’autorizzazione del governo di utilizzare i fondi del Comune accantonati. Voi cosa ne pensate in
merito?


Le bollette arrivano anche al Comune, prevediamo una spesa maggiore di due milioni di euro
rispetto al preventivato. E’ sicuramente una spesa di cui ci dobbiamo far carico, perché si tratta di
illuminazione pubblica delle strade, del riscaldamento nelle scuole e nei luoghi pubblici. 
Ad oggi abbiamo potuto contare sulle deroghe che il governo Draghi ha concesso nell’utilizzo
dell’avanzo libero di metà estate e del cosidetto fondone covid, ma sono risorse che non è detto
che avremo anche nel 2023.
Per questo, come amministratori, sia livello provinciale che nazione, ci siamo muovendo compatti,
senza schieramenti politici, per chiedere un’azione quanto più veloce che sia con un fondo
straordinario o altre misure. L’importante è agire rapidamente.


6) Il tessuto economico del centese è fatto di grandi aziende (Vm , Fava , Poppi ecc.) ma anche di
piccole imprese artigianali che nel resto d’Italia hanno annunciato il ischio di chiusura e
licenziamenti . Come è la situazione nel centese?


E’ vero, il tessuto imprenditoriale del nostro territorio è fatto di queste diverse realtà, che in questo
momento sono colpite da questa onda del caro bollette, così come dalla pandemia, con la stessa
intensità. Per questo vogliamo stare stare vicino a tutte le imprese, a tutte e tutti gli imprenditori,
commercianti, ristoratori che si trovano ad affrontare questi rincari. Non è una situazione solo

centese, anzi va affrontata in una maniera quanto più estesa e condivisa, tra tutte le istituzioni, non
solo dello stato ma anche le associazioni di categoria, gli enti del terzo settore, le associazioni che
ci possono aiutare ad avere una visione complessiva della situazione.

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