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Bollette in vetrina. Prima la pandemia ora l’emergenza energetica

Bollette in vetrina. Prima la pandemia ora l’emergenza energetica

Si stima che nei prossimi mesi il 10% dei pubblici esercizi debbano chiudere.

1) Come è la situazione nel ferrarese ed in particolare a Cento?


La situazione della Provincia è acuita da una debolezza strutturale ed infrastrutturale sulla quale oggi si inserisce un ulteriore emergenza energetica che si somma a quella sanitaria, peraltro ancora in corso. Ferrara come Cento ed il basso Ferrarese soffre poi di alcuni punti interrogativi sul futuro di realtà occupazionali e produttive rispettivamente il Polo Chimico, lo stabilimento Stellantis e le problematiche della Pesca. Oggi dobbiamo lavorare con intensità per promuovere e valorizzare l’intera filiera commerciale e turistica. I recenti dati regionali sulle presenze turistiche (periodo gennaio- agosto 2022) registrano un eccellente tenuta dei Lidi di Comacchio (+3,9% rispetto al 2019)  


2) Facciamo un po’ di conti. Se nel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 euro per le bollette di luce e gas, nei prossimi 12 mesi lo stesso bar ne spenderà 14.740 se gli aumenti restano costanti». Per questo in molte città i commercianti hanno presentato alle amministrazioni locali le loro proposte, tra cui la valorizzazione delle vie commerciali, la rimodulazione della Tari, una moral suasion sugli affittuari, manutenzione dei mercati e dei luoghi del commercio, promozione di eventi, ed infine più ascolto. Cosa ne pensate?

In questo momento più che complesso le richieste dei commercianti sono assolutamente legittime. Sarà certamente fondamentale il coordinamento con gli Enti Pubblici.

Ascom Confcommercio farà la sua parte proponendo da un lato servizi tecnici e di consulenza atti alle imprese di poter andare oltre questa fase difficile.

In secondo luogo, proponendo e valorizzando gli esercizi di vicinato con eventi mirati che diano evidenza alle eccellenze alle imprese del Commercio, Turismo e Servizi, tessuto fondamentale delle nostre città. Sottolineo che le nostre attività sono vere e proprie “sentinelle” di decoro e legalità con una evidente valenza sociale.

Su fronte dell’energia bisogna puntare ad intervenire con decisione a monte della questione. Per rispondere a questa emergenza energetica, certamente ben più pesante di quella sanitaria, è necessario come ha spiegato il nostro presidente nazionale Sangalli agire sulla creazione di un Energy Recovery Fund a livello della Ue, stabilire un tetto al prezzo del gas (price cap) e rivedere i meccanismi di formazione del costo dell’energia elettrica. Risposte arrivate solo in parte dall’ Unione Europea ed in modo ancora non soddisfacente.   


3) Per accendere i riflettori sulla loro drammatica situazione i commercianti hanno promosso l’iniziativa “Bollette in vetrina” così il cliente potrà verificare di persona le ragioni dell’aumento, ad esempio, della tazzina di caffè.  Siete d’accordo sulla richiesta al governo di potenziare il credito di imposta anche per le aziende che non consumano grandi quantità di gas ed energia?

La campagna di sensibilizzazione Bollette in vetrina ed altre iniziative ci hanno visto lavorare sull’intera provincia. Tutto il sistema della Confcommercio e della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi (Fipe) – dal livello nazionale al locale con tutte le sue articolazioni di settore – hanno lavorato intensamente nelle settimane scorse per arrivare al credito d’imposta allargato anche alle imprese non gasivore ed energivore. Confcommercio prosegue nella sua richiesta di rendere ancora più strutturato e profondo tale meccanismo. Abbiamo messo in campo a livello provinciale, tra l’altro, un apposito servizio nell’ambito di “Pronto Ascom” per facilitare queste istanze da parte dei nostri associati.


4) Il comune di Ferrara ha disposto dei Bandi ad hoc contro il caro energia. Purtroppo, siamo ancora in una fase di elaborazione. Cosa proponete per accelerare i tempi?

Come Associazione ci siamo messi immediatamente a disposizione per evidenziare già nella fase di stesura del bando stesso tutte le esigenze del Commercio, Turismo e Servizi. Questo permetterà di fare presto e cogliere subito le priorità delle nostre imprese. È in corso un dialogo continuo con la nostra struttura e l’Amministrazione comunale. Un dialogo che auspichiamo si allarghi a tutti gli Enti locali del territorio per individuare risorse in questa direzione. Colgo con attenzione la volontà ed il tempismo del Comune di Cento di realizzare un bando (che se pure legato all’emergenza Covid) sarà l’opportunità per le imprese di alleggerire le diverse emergenze in atto. Sarebbe riduttivo ed aggiungo controproducente pensare ad un risparmio energetico che passasse attraverso la sola riduzione dei servizi. Mancano una manciata di settimane alle festività natalizie che rappresentano una fetta importante nel budget delle attività di prossimità. È una priorità: dobbiamo tenere accesa e viva l’ospitalità e l’accoglienza delle nostre città.  


5) Infine, quali le iniziative avete già introdotto per aiutare Commercio, Turismo e Servizi?

Stiamo agendo su due livelli. Come Ascom stiamo predisponendo un ampio ventaglio di convenzioni con il mondo bancario studiate ed adattate sulla base delle specifiche necessità dei diversi segmenti del Terziario per permettere alle nostre imprese di salvaguardare la continuità commerciale e produttiva e superare questa fase.

E poi la nostra Associazione ha in corso di definizione un accordo quadro sul capitolo affitti degli immobili ad uso commerciale con le associazioni dei piccoli proprietari. Un piano che permetta facilitazioni e sgravi sia agli affittuari quanto ai proprietari coinvolgendo anche gli Enti Locali. Le nostre strutture tecniche sono disposizione per fornire tutta la consulenza del caso.

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